martedì 20 marzo 2007

Dinamitificio Nobel ad Avigliana

Domenenica pomeriggio, decidiamo di andare a visitare uno dei tanti musei della provincia torinese. Decididiamo di andare a visitare la Villa del Conte Camillo Benso di Cavour a Santena. Prima di partire pero' abbiamo l'illuminante intuizione di telefonare al numero segnato sulla guida dei musei di Torino.
Ci risponde una voce di una custode assonata dicendoci che la villa è aperta soltanto da Maggio ad Ottobre. Decidiamo allora di cambiare itinerario ed optiamo per il Dinamitificio Nobel ad Avigliana. Anche questa volta telefoniamo al numero segnato sulla guida , ma il numero è sbagliato e ci risponde una signora. Incuranti di cio' ci aventuriamo, male che vada, ci diciamo ci facciamo una bella passeggiata. ( la punteggiatura della frase precedente è corretta, si accettano commenti !!) . La guida recita testualmente che il museo si trova nella Palude dei Mareschi, vicino la zona industriala. Arriviamo nei pressi del lago grande di Avigliana, parcheggiate le macchine ci incamminiamo nei pressi della palude. La giornata è stupenda e la vista mozzafiato. Sono le 16 e ci incaminiamo per visitare l'ecomuseo dove si produceva dinamite. Chiediamo a destra e sinistra ma nessuno sa precisamente dove si trova. Intanto proseguiamo e cerchiamo nella distesa e desolata palude dei mareschi il museo. Sono le 17 e un signore ci da la dritta giusta. Ancora qualche centinaio di metri e troveremo' il museo. Finalmente una strada asfaltata: siamo nella zona industriale di Avigliana, ma del museo ancora nessuna traccia. Intanto solitari, neanche l'ombra di un cane, cerchiamo nella zona industriale il museo. Finalmente sono le 18 l'abbiamo trovato. Siamo pronti per visitarlo, ma nella biglietteria ci annunciano che il museo chiude proprio alle 18 e le macchine sono parcheggiate a 2 km di distanze e ci tocca tornare indietro.
Comunque ci siamo fatti una bella passeggiata, e ammirato gli spettacolari laghi di avigliana , guioielli della bassa valle di Susa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Giampy scrive:
...e cerchiamo nella distadesolata palude dei mareschi il museo.

desolata Boh, io non direi; invece, affascinante per il paesaggio naturaliforme.

Fa cacare, scusate il termine, subito dopo la palude, l'area neoindustrile nei pressi dell'ecomuseo dinamitificio. E qui parlerei di desolante paesaggio.

saluti

peppe yoga

PS: maaamma mia che camminata!!!

Anonimo ha detto...

Caro mio sai che ti dico?
"Fanculo tu, avigliana, i laghi e il dinamitificio Nobel"...saluti
Alfre

Alex Camel ha detto...

Mi permetto di dissentire con tale "peppe yoga" che ritiente "desolante" il paesaggio neoindustriale di Avigliana.
Sicuramente la valle non è delle più adatte ad ospitare la prorompente architettura industriale e sicuramente quest'ultima non è delle migliori.
Ma il paesaggio, caro "yoga", non è "desolante". Casomai è "rarefatto", "piatto", "omologato"... non so se mi spiego: ci siamo capiti.

Anonimo ha detto...

Vabbè ragazzi, ho capito dai vostri commenti che avete trascorso una domenica "movimentata", cercavate la dinamite, no ?!!!

Anonimo ha detto...

Che il museo sia poco rintracciabile è vero, nonostante le indicazioi si fatica a trovarlo; nel sito del comune, però, c'è segnato che occorre seguire per il bar TRITOLO, sicuramente più noto ...
Oltre al museo è possibile visitare anche il rifugio antiaereo.

Dinamitificio e rifugio sono, oltre che molto suggestivi, dotati di effetti audio decisamente realistici.

Anonimo ha detto...

luogo molto interessante... che porta alla meditazione.. sulla vitaccia che molti fecero lavorando lì sotto. A me è piaciuto per quanto mi ha trasmesso, certamente non per il paesaggio.