lunedì 21 maggio 2007

Parigi V

Martedi 1 Maggio 2007

Ci svegliamo abbastanza tardi e dopo aver lasciato le camere e sistemato le valigie nella Hall dell'hotel, come di consueto
andiamo a fare un abbondante colazione alla Croissanteria.
Stamani vogliamo andare a visitare il Museo D'Orsay, non avendo potuto ieri.
Ma ben presto ci telefona il cugino, che avendo controllato su internet, ci annuncia che essendo il primo maggio il museo
rimane chiuso.
Che peccato , dobbiamo abbandonare Parigi senza aver visitato questo famosissimo museo.
In mattinata optiamo per una visita alla chiesa St-Germain-des-Prés.
Una chiesa abbastanza graziosa.
Oggi è il primo maggio è in Francia si usa regalare il mughetto, che porta fortuna.
Ne compro tre mazzolini e li regalo alle nostre tre splendide ragazze.
Dopo la visita alla chiesa ci dedichiamo, prima di andare a mangiare, allo shopping.
Acquistiamo le magliette di Parigi, molto belle e sulla strada del tragitto la Riccia ne perde due , che nemmeno
il tempo di tornare indietro per cercarle che si sono volatilizzate.
A pranzo mangiamo in un bar, e come ho scritto nell'altro post ,è smarmittato, ossia non provvisto di Marmitta.
Dopo pranzo salutiamo la riccia , la presidenza , la zia e Alex Camel che si recano a casa della cugina francese
per prendere l'auto e ripartire alla volta dell'Italia.
Intanto io e il cugino ne approfittiamo per concludere in bellezza andando a fare una visita alla meravigliosa e sontuosa
Reggia di Versailles.
Prendiamo la RER e per la stanchezza collasso , mi sveglia il cugino dopo 45 minuti alla stazione di Versailles.
Intanto abbiamo appresso che gli altri non riescono a partire perchè si è scaricata la batteria della auto.
Sono le 15,30.
Cercano intanto di metterla in moto con i cavi, o spingendola, ma ogni tentativo risulta alquanto vano.
Intanto io e il cugino siamo arrivati davanti a Versailles, purtroppo ci sono dei lavori e quindi la facciata principale
è coperta da impalcature.
Ci incamminiamo verso i giardini. Dimenticavo è il primo maggio e anche la reggia è chiusa (SIGH!!!), ma i giardini
sono aperti e sono anche gratuiti ( per dispiacere, si fa per dire del cugino che è tesserato).
I giardini sono immensi, ben curati e ci sono molte fontane ben tenute. Spettacolo.
Fa molto caldo! Un caldo estivo!
Di tanto in tanto ci colleghiamo con il terreno di gioco ( per dirla alla francese la Pelouse o Pelosa) di Vert
le Petit per avere notizie in tempo reale dell'auto.
Ancora purtroppo non parte , ma gli audaci son partiti insieme al padre e allo zio della cugina alla ricerca disperata
di una batteria.
Intanto col cugino siamo arrivati in fondo , dopo c'è il lago e si possono noleggiare anche le barche e le bici,
ci riposiamo un po' seduti in riva al lago.
dopo esserci riposati riprendiamo la strada del ritorno, verso Parigi.
Intanto apprendiamo che una batteria è stata trovata e sostituita e l'auto finalmente parte.
Sono le 20 ( Alex Camel correggimi se sbaglio) e finalmente riescono a partire per L'Italia,
Per dovere di cronaca giungeranno alle 3,30 del giorno dopo dopo meno otto ore di tragitto.
Intanto io e il cugino ceniamo e mentre ammiro dalla sua mansarda lo spettacolare panorama che si vede ,ossia i bei tetti,
Notre Dame e il pantheon, sento una bellissima musica orecchiabile.( Ta taratatta tara tatta tara tatta tara tatta ...)
E'la Banda.
La banda è composta da una ventina di ragazzi e ragazze giovanissime , che suonano trombe,trombette e tanti altri strumenti
a fiato accompagnati dai tamburi che si riuniscono per raccogliere qualche euro. Sono veramente bravi e originali.
Intanto anche questa sera sta giungendo a termine.
Faccio qualche foto spettacolare in notturna a Notre Dame e mi gusto ancora questa meravigliosa città.
E' l'ora di andare a dormire che domani la sveglia suona presto.

Mercoledì 3 Maggio 2007

Purtroppo come ogni cosa bella, anche questa vacanza è volata.
Oggi si torna a lavoro.
Prendo l'aereo alle nove dall'aeroporto Charles de Gaulle e alle dieci e trenta sono seduto di nuovo a lavorare
sulla mia scrivania di Duesseldorf.
Una vacanza spettacolare è ben riuscita.
Tutto regolare e preciso.

Parigi IV

Lunedi 30 Aprile 2007

Inizia un nuovo giorno, ci svegliamo abbastanza presto e dopo un abbondante colazione alla Croissanterie siamo pronti per andare a visitare Montmatre , il quartiere parigino degli artisti.
Ed eccoci giunti di fronte alla meravigliosa Basilica del sacro cuore, che si erge maestosa su una collinetta
alla fine di una lunga scalinata.
Anche qui mi ritorna in mente il film il Favoloso mondo di Amelie, dove su questa scalinata sono state girate
molte scene.
Le previsioni davano una giornata nuvolosa e di pioggia. Meno male che il Bernacca francese si è sbagliato : la giornata è
stupenda, illuminata da un sole raggiante.
Dopo la scalinata, si entra nella chiesa, ma l'interno è abbastanza deludente rispetto all'esterno.
Per sbaglio seguendo la gente mi faccio due giri della chiesa mentre gli altri mi attendono esternamente.
usciti dalla chiesa ci immergiamo nello stupendo quartiere di Mormatre. Nella piazzetta ci sono
molti artisti che dipingono e vendono i loro quadri , e molti altri che fanno i ritratti, le caricature e i profili con le forbici.
Alcuni sono molto ma molto bravi e i loro ritratti sembrano delle fotografie.
lasciata la piazzetta iniziamo a scendere e incontriamo dei vecchi mulini e in un giardino una parete
con la scritta Ti AMO in tutte le lingue del mondo.
Intanto è giunta l'ora di mangiare e i cugini ci portano in un posto abbastanza economico e grazioso
dove gustiamo una grossa marmitta di insalata.
Dopo pranzo ci vuole un ottimo caffè per digerire decidiamo di andare nel bar di Amelie : Le deux Moulins.
Il bar è molto diverso dal film. Nel film non sembra che si trovi in una strada in discesa sembra molto più grande.
Comunque è da vedere , un salto dentro a gustarsi un caffè è consigliato.
Usciti dal bar e continuando fino alla fine della discesa arriviamo in una piazza dove si trova il conosciutissimo
Moulin Rouge. Il locale è famoso perché dentro si esibiscono le ballerine che ballano il Can Can.
Mi ero dimenticato di dire che in questo quartiere in questo periodo Fabio Volo sta girando il programma Italo -Francese e che
siamo giunti al quartiere di Pigalle. Questo quartiere è conosciuto perchè ci sono molti locali a luci rosse.
E non potevamo che non entrare al Supermarchè , ossia un supermercato erotico dove se ci fosse stato il nostro
amico Yoga si sarebbe divertito un sacco ( Ci siamo capiti !!! ).
Dopo questa visita dilettevole e dopo un n di tiè tiè presidenziali prendiamo la metropolitana e ci spostiamo per visitare
Piazza della Concorde e i dintorni.
Iniziamo con la Maddaleine, anzi no si inizia con dei bagni che si trovano nelle vicinanze.
Scendendo una scalinata si presentano di bagni costruiti nel 1905 molto graziosi, sembra essere ritornati al secolo scorso,
sono ben tenuti da una cameriera di colore veramente , ma veramente simpatica che sorridendo ci dice che questi sono i piu' bei bagni
di tutto il mondo.
Ritorniamo a noi e alla Madleine che si presenta imponente e con delle maestose colonne.
Bello anche l'interno.
Ed eccoci in Place della Concorde , una piazza immensa con un obelisco con la punta d'oro al suo centro e con delle
meravigliose fontane e non molto distante si intravede l'Arco di Trionfo.
E'giunta l'ora della nostra seconda tappa nei musei parigini : Il museo d'Orsay.
Questo museo si trova all'interno di un ex stazione e ospita al suo interno le piu' grandi opere degli impressionisti.
L'emozione è davvero incredibile, ma giunti davanti la porta d'ingresso del museo c'è un enorme cartello con scritto
Fermè. Ebbene il museo di lunedì è chiuso , dobbiamo rimandare a domani.
La delusione è grandissima, ma non disperiamo perché ancora c'è tanto da vedere a Parigi.
Infatti ecco i cugini francesi, per la disperazione della zia che prospettava una visita alle poltrone del museo,
che scattano in direzione Operà.
Ma prima di ammirare l'Operà ci fanno la sorpresa di farci ammirare la magnifica cupola interna dei magazzini
La Fayette.
Usciti dai magazzini ammiriamo nel suo splendore l'operà di parigi dove si sono esibiti i piu' grandi musicisti
del mondo. Rimangono incantato dalle statue e dalle decorazioni dorate.
E' l'ora della merenda e facciamo pit stop in una Croissanterie.
Fatta merenda prendiamo la direzione di una piazza della quale in questo istante mi sfugge il nome.
Sulla strada la riccia vede un negozio di vestiti di danza e ricordandosi della sua infanzia ballerina inizia a ballare.
Intanto arrivati in "Questa " piazza , rimaniamo colpiti dal lusso. Infatti sono presenti i negozi delle piu' ricche gioiellerie
del mondo.
La giornata è ancora lunga e abbastanza soleggiata e quindi ci dirigiamo verso la Defense.
Questo quartiere è un quartiere di affari e di uffici popolatissimo di grattacieli, tra cui quello di SFR , la Vodafone francese.
Vi è una piazza grandissimo e sullo sfondo un grattacielo a forma di Grande Arco dove si puo' salire e ammirare lo splendido
panorama della città.
Vi sono tantissimi grattacieli, e son felicissimo di aver fatto un salto anche qui , anche se non ha niente a che vedere con
la Parigi turistica.
Lasciato questo quartiere , è la volta di andare a vedere gli Champs Eliseè ( si scrive cosi ?) ,
uno dei piu' lunghi viali alberati del mondo, dove i francesi si riuniscono per festeggiare le vittorie.
Al fondo del viale c'è l'arco di Trionfo.
Questa via è la via dello shopping ed oggi è popolatissima di gente.
ci facciamo una bella passeggiata e i cugini ci portano a vedere anche una libreria che sorge dove c'era una volta una banca
e nel sotterraneo infatti è stata lasciata intatta la porta blindata di un caveau.
intanto si è fatta sera , ed è giunta l'ora della cena che consumiamo velocemente in un Quick, una panineria francese.
Adesso è l'ora di farci un bel giro notturno in barca sulla Senna ad ammirare Parigi da un
altra prospettiva. Ci rechiamo in un imbarcadero nelle vicinanze di notre dame per fare
i biglietti, ma la sfiga vuole che gli ultimi biglietti sono consegnati alle persone che ci precedono.
E'questa delle 22 è anche l'ultima corsa. L'amarezza e la delusione ci assale.
Dopo la chiusura del Museo d'Orsay , ci perdiamo anche la gita notturno sul battello.
Ma non ci perdiamo d'animo e al cugino viene in mente che vicino alla Torre Eiffel ci sono altre barche
che fanno la navigazione notturna sulla Senna. Allora velocemente e a passo spedito, ancora per immensa gioia della zia,
ci rechiamo alla metropolitana direzione Tour Eiffel.
E la fortuna gli audaci aiuta, infatti troviamo dei posti su un battello.
Meravigliosa e spettacolare è la vista che si puo' ammirare dalla Senna,
la torre è ancora piu' meravigliosa illuminata , e percorrendo la Senna
ammiriamo di nuovo alcuni dei piu' spettacolari monumenti di questà città.
Una triplice voce , in francese , in inglese e in spagnolo ci illustra
i monumenti che incontriamo durante il tragitto.
Fortunatamente non abbiamo perso questa gita in battello che ci ha regalato e lo ripeto per l'ennesima volta
delle emozioni grandissime.
Finito il nostro giro vogliamo vivere la notte parigina e bere qualcosa di fresco in qualche pub.
Ci rechiamo allora al quartiere Marais, ma come sempre perdiamo piu' di un ora alla ricerca di un posto dove passare
la serata ed alla fine non scegliamo nessun locale in questo quartiere e ci rechiamo a bere qualcosa in Place Saint Michel.
Il locale è abbastanza caro, ma il cocktail che prendo è ottimo.
E' l'ora di andare a dormire stanchissimi.
Un altra giornata parigina è passata regolare e precisa.

Parigi III

Domenica 29 Aprile 2007

Ci svegliamo presto e facciamo colazione in una boulangerie lungo la strada.
Questa mattinata la dedichiamo a visitare il Louvre, il più' grande museo del mondo.
Il louvre ha' piu' di 35 mila opere e per visitarlo tutto occorrono circa 4 mesi.
Ma noi abbiamo a disposizione solo una mattinata. Ci arrangeremo.
Eccoci siamo dentro al Louvre. Siamo entrati dalla famosa struttura piramidale di un architetto
giapponese , del quale mi sfugge il nome.
Ed eccoci dentro le sale.
Iniziamo con le meravigliose sculture italiane. La prima che vediamo è Amore e Psiche di Canova.
Un opera veramente stupenda dalla quale difficilmente non si rimane incantati ad ammirala
nella sua perfezione. Si prosegue con le sculture di Michelangelo, anch'esse pezzi unici.
usciti dalla sala e salita una salita ci troviamo di fronte alla mitica Nike di Samotracia.
La famosa statua greca dell'antichità da sempre ammirata nei libri scolastici.
E proseguiamo con un altro pezzo pregiato dell'antichità la Venere di Milo.
L'emozione è grandissima.
Adesso siamo pronti per visitare la galleria dei pittori italiani.
In questo museo sono presenti e ci diletteranno la vista opere magnifiche dei più grandi pittori italiani come
Arcimboldo, Antonello da Messina, Giotto, Mantegna.
Guardarli dal vivo, scusate se mi ripeto, ma è veramente un emozione incredibile.
Soprattutto la Gioconda di Leonardo da Vinci. Piccolo i dimensioni, ma stupefacente.
Si sta facendo tardi e allora decidiamo di proseguire per la galleria degli italiani ad un ritmo vertiginoso dedicando un5 secondi
ai quadri poco conosciuti e 15 ai quadri di un certo spessore.
Si prosegue al ritmo di "Bello !" "Bello!" "Bellissimo!" .
Io sarei soddisfatto anche di aver visitato questa piccola ma coinvolgente emotivamente parte di Louvre.
Ma alla riccia viene in mente di visitare gli Appartamenti di Napoleone III e la galleria degli olandesi.
Il tempo fuggit e allora ci incamminiamo con passo veloce .
Nel frattempo andiamo a vedere la piramide capovolta, resa celebra dal codice da vinci.
Un must immancabile.
Dopo svariate foto e l'affanno per la corsa siamo negli appartamenti di Napoleone III.
Ne valeva la pena sono di uno splendore unico. Un lusso veramente sfrenato. la sala da pranzo magnifica.Grazie Riccia.
E splendido è anche il quadro della merlettaia di un pittore olandese.
La nostra visita al Louvre è terminata.
Fuori ci attende la cugina che si è presentata con una valigia.
Chissà cosa ci sarà dentro, ne ho il vago sospetto.
Siamo pronti per andare a vedere da vicini la torre Eiffel.
Arrivati nel parco sotto la torre viene svelato l'arcano: la valigia conteneva cibo e siamo pronti
per fare pranzo sotto la torre.
La torre.
La torre.
La torre Eiffel.
Vista da vicino è veramente un gioiello. Una delle meraviglie dell'umanità. Da vicino lascia a bocca aperta,
senza parole. totalmente diversa da come te la saresti immaginata. E' favolosa.
E' pensare che resiste li ferma e immobile ( e dove dovrebbe andare ? ) dal 1889. da quando Gustavo Eiffel la progetto
per l'esposizione universale per dare un idea della potenza costruttiva dell'acciaio.
e pensare che volevano abbattere dopo l'esposizione.
Ma era impossibile da tirare giù' un simile gioiellino.
Dopo aver mangiato , è l'ora di salire sulla torre.
C'è molta coda per salire con l'ascensore , e optiamo per la coda minore quella delle scale.
Fatto il biglietto iniziamo a salire le scale . Lentamente prendiamo quota e iniziamo ad ammirare lo splendore
della Ville Lumiere dall'alto.
Il panorama è mozzafiato. Ma mentre sappiamo sul secondo pianerottolo ad ammirarlo si scatena un temporale.
Ma non curanti di questo la riccia, la cugina francese e la presidenza decidono di salire in cima alla torre a 300 metri
con l'ascensore.
Io che soffro di vertigini non me la sento e li attendo insieme al cugino, ed ad Alex Camel al bar della torre.
Finita la visita alla torre e fortunatamente finito il temporale visitiamo il trocadero e ammiriamo nella sua bellezza la
torre vista di fronte.
Si è fatta quasi sera ed è giunta l'ora di prendere la metropolitana per andare in albergo a prendere qualche cosa
per coprirsi visto il tempo che è cambiato.
Rimaniamo pero' bloccati per una mezz'oretta in metropolitana poichè è riniziato a piovere e la metropolitana
si è un po'allagata.
La cena volevamo farla da Buffalo Grill , un posto dove fanno carne... ma le cantine del locale si sono allagate
e quindi non è possibile procedere con la mangiata.
Optiamo per Hippopotamus, bel nome per un posto che cucina carne.
La cena è ottima , rimaniamo soddisfatti.
Un 'altra giornata è finita ed anche per oggi tutto è regulaire et precis.

Parigi II

Sabato 28 Aprile 2007

Sabato ci svegliamo abbastanza presto e andiamo a fare la colazione dalla nostra cugina francese. Son père è simpaticissimo e facciamo una colazione abbondante nel giardino di casa sua.
Adesso siamo proprio pronti per partire alla volta di Parigi.
Verso le 11 siamo a Parigi, e andiamo a posare le valigie nel nostro albergo economico Hotel Le Central.
Siamo ready per visitare la città.
Abbiamo due guide particolari , i cugini francesi, in questo modo possiamo vedere le parti migliori di Parigi in un cosi breve lasso di tempo.
Pronti partiti,iniziamo a visitare la chiesa di Saint Etienne , spettacolare il suo interno, dove si trova il solo "jubé" (tribuna trasversale che serve ad isolare il coro dalla navata) rimasto a Parigi.
Segue il Pantheon, che si trova a due passi dall'albergo.
Veramente incantevole, meravigliosa la cupola e le colonne.
Proseguiamo per le strade del quinto arrondissement e ci troviamo di fronteai Jardin de Luxembourg.
Fa molto caldo, è quasi mezzogiorno e il sole picchia forte.
I giardini sono ben tenuti, all'interno ci sono molte fontane e anche una grandissima dove i bambini possono giocare con i modellini di barche a vela.
Intanto si è fatto mezzogiorno, ci fermiamo in una croissanteria dove compriamo delle buonissime baguette imbottite che ci mangeremo più' tardi.
Adesso ci dirigiamo alla volta della maestosa cattedrale di Notre Dame.
Sembra un sogno , ma siamo davanti ad una delle più' belle chiese del mondo:meravigliosamente gotica.
La fame si fa sentire e quindi prima di entrare cerchiamo un po' di ombra,nei vicini giardini ci gustiamo una bella baguette parigina.
Finiti di mangiare entriamo dentro la chiesa, l'emozione è grandissima e rimango affascinato dalle meravigliose vetrate e dalla grandezza.
L'emozione è veramente indescrivibile.
La nostra avventura parigina è appena iniziata , anche se abbiamo camminato tantissimo.
Usciti da Notre dame, ci dirigiamo verso il Centro Pompidou, passando dal Municipio di Parigi,
addobbatissimo di tricolori francesi.
In Francia è periodo di elezioni presidenziali, riuscirà la mitica ed affascinante Segolene Royal a diventare la prima donna presidente?
Ed eccoci arrivati al centro Pompidou, progettato dal nostro italianissimo architetto Renzo Piano. E' molto colorato e squadrato , progettato con stile.
Di fronte una fontana d'arte moderna, dove per il caldo quasi estivo alcune persone trovano refrigerio.
Entriamo all'interno e facciamo la tappa caffè al bar del centro.
Qui si puo' navigare col wi-fi.
Vengo rimproverato da uno scortese barista francese reo di aver chiesto troppa acqua del rubinetto.
Dopo questa breve sosta , usciti dal centro entriamo in un supermercato dove facciamo rifornimento
d'acqua , per combattere la calura.
Ed ecco ci dirigiamo verso il canale Saint Martin, ma questa volta prendiamo la metropolitana di Parigi,
una tra le piu' vecchie del mondo.
Arrivati al canale, siamo catturati dal sistema delle chiuse e rimaniamo affascinati a guardare una nave che lentamente passa tra una chiusa e l'altra prima di immergersi in un canale sotterraneo.
Proseguiamo lungo il canale fino a raggiungere il ponte di Saint Martin, reso celebre da Amelie nel film Il favoloso mondo di Amelie.
I cugini francesi tengono il ritmo alto e stare dietro a loro è un impresa ardua.
Io e la zia perdiamo un po' di terreno.
Prendiamo di nuovo la metro e passando per la Gare dell'est ci troviamo nella piazza della bastiglia.
Dove del famoso monumento della rivoluzione francese non rimane nulla, solo una colonna al centro della
piazza ricorda i giorni della rivoluzione. E' qui che nasce il famoso motto : Libertè, egalitè e fraternitè.
che per noi diventa Libertè, egalitè e tranquillitè.
continuiamo la nostra gita parigina visitando l'esterno della casa dell'autore dei Miserabili, al secolo Victor Hugo.
La casa si trova sotto dei portici, vicino ad un giardino popolato da tanti giovani stesi sull'erba a godersi questa giornata di sole.
Si prosegue ed entriamo all'interno di un edificio di cui in questo momento mi sfugge il nome.
Si sta facendo sera e ci incamminiamo verso l'albergo dove ci riposeremo mezz'oretta prima di andare a cena.
Sulla strada del ritorno ammiriamo ancora la bellissima cattedrale di Notre Dame, veramente un emozione indescrivibile vederla sontuosa in mezzo all'ile della citè e incontriamo niente di meno che lui, il mitico Piero Angela.
Il grande scienziato ci fa un sorriso mentre noi gridiamo " Piero Angela".
A cena di va a mangiare in un pub, ( non ricordo il nome) al quartier Latin , insieme a delle amiche dei cugini francesi .
Gusto un ottimo stinco di maiale, che fa concorrenza agli stinchi dusselfordesi e alleno il mio francese con le amiche del cugino.
Dopo cena, gustiamo un ottimo gelato in una gelateria italiana : Amorino.
Direte voi che leggete adesso come prima giornata puo' bastare.
E invece no il cugino parte a grandi falcate dicendoci di seguirlo che ha una sorpresa da farci vedere.
"arranchiamo" all'inseguimento, e dopo un paio di minuti eccoci sul ponte des Art , e ammiriamo la sorpresa.
Per la prima volta si presenta davanti agli occhi una meravigliosa e incantevole torre Eiffel vista da lontano e illuminata brillantemente nei dieci minuti che seguono ogni ora.
Dicevo siamo sul pont des Art e l'atmosfera su questo ponte che attraversa la Senna è incantevole, ci sono centinaia di giovani seduti a bere e chiacchierare che si godono il Sabato parigino.
Ma non è ancora finita, di fronte al pont des art c'è il Louvre e al cugino viene la geniale idea di farci vedere l'esterno
in notturna. Ed eccoci di fronte al Louvre ad ammirare il piu' grande museo del mondo.
Mi colpiscono le strutture piramidali, rese celebri dal libro Il Codice da Vinci.
Come prima giornata tutto regulaire e precis .
E' l'ora di andare a letto stanchissimi, infatti non appena mi si presenta davanti il letto dormo come un ghiro.
Bonne nuit.

Parigi

Finalmente è pronto il racconto del mio viaggio a Parigi.

Per il ponte del primo Maggio ne ho approfittato per fare una bella gita a Parigi, e per andare a trovare il cugino francese.

Venerdì 27 Aprile 2007

Son partito il pomeriggio di venerdì dall'aeroporto internazionale di Duesseldorf e alle sei sono arrivato nel mastodontico aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.
Dopo un bel po' di fatica e chiedendo informazioni in francese,ho preso la RER, un treno che dall'aeroporto porta in centro città.
Fa caldissimo sul treno e le facce non sono delle migliori,infatti il treno attraversa le banlieu parigine.
Alle sette e trenta arrivo nei pressi di Piazza Saint Michel e attendo i cugini francesi davanti a Notre Dame, che non ha i gradini.., non so perché me l'ero immaginata cosi.
Comunque la chiesa è veramente di uno splendore e di una bellezza veramente incantevole.
Per la cena si mangia francese e si va alla Creperie des Cannettes ( ndr. le oche ) dove gustiamo un ottima crepe.
Dopo aver cenato andiamo a Vert le Petit , un piccolo paese della provincia parigina dove è nata la cugina francese, e dove attendiamo gli altri amici , Alex Camel, Il Presidente , la Riccia e sa Tante ,che in macchina stanno arrivando a Parigi da Torino.
A mezzanotte sono arrivati e ci apprestiamo a dormire in un Formula 1 nelle vicinanze.
Domani ci aspetta la scoperta della meravigliosa e straordinaria Ville lumiere.

martedì 15 maggio 2007

Il baccanale

Al baccanale

Un temporale pomeridiano breve ma intenso ripulisce l’aria rendendola fresca e tersa al punto da riportare alla luce la cornice di una Torino che “delicatamente” ha voglia di sonnecchiare per godersi gli ultimi momenti del riposo settimanale.
Il baccanale è nel mezzo del quartiere Mirafiori. In esso c’è sempre aria di fabbrica, di boom economico, della modernità dell’industria che fu.
Il locale è modesto, arredo e vettovaglie ai minimi termini, il bagno nel cortile del “retrobottega” sembra prefabbricato.
Si opta per il menù fisso da 20 euro. Una selva di antipasti (si passa dagli affettati al vitello tonnato attraverso le sottili fattezze del manzo a fette) dovrebbe fare da apripista al primo e alla tagliata.
Solo che sono così tanti e cosi consistenti che ci rimaniamo intrappolati dentro.
Si arriva alla pasta con lo stomaco già sudaticcio di fatica, ma ancora curioso di sapere cosa lo verrà a trovare.
Trittico di fusilli col sugo di carne e pezzettoni inclusi, orecchiette alle cime di rapa e gnocchi alla bava. Il catino ormai è pieno.
Arriva la tagliata dopo mezz’ora o più in un letto di insalata verde. Tanta insalata, poca tagliata. Ma sufficiente, visto ciò che l’ha preceduta.

Servizio: 2**CQ
Locale: 2**CQ
Contesto urbano: 2**CQ
Consumazione: 2**CQ

martedì 8 maggio 2007

Cette Marmitte

Cari miei, mentre mi trovavo a passeggiare nella metropolitana
di Parigi mi imbatto in un manifesto gigante raffigurante
una bella marmitte de moules ossia una bella marmitta di cozze.
In questo caso la marmitta è commestibile e non è di scappamento.
Io, amante come sono del pesce, alla vista di questa marmitta vengo colto da una voglia matta di cozze.
Purtroppo il posto dove andiamo a mangiare subito dopo ne è sprovvisto.
Il giorno dopo leggo sul menu' del ristorante che c'è un menu' con la marmitta di cozze.
Sono entusiasta!!
Ma purtroppola cameriera che viene ad ordinare mi dice
che essendo il primo maggio molti pescatori non lavorano e loro sono sprovvisti di cozze.
Ci rimango male: la mia marmitta anche oggi è sfumata.
Purtroppo lascio Parigi con una voglia matta di cozze.
Prima o poi mi rifaro' a Torino dove esiste qualche posto "marmittato",
ossia provvisto di marmitta.
E per concludere CETTE MARMITTE a tutti.

mercoledì 2 maggio 2007

La Tour Eiffel


Il monumento simbolo di Parigi visto da vicino è più bello di quanto non si possa immaginare. La snella potenza dell'acciaio protrae l'uomo verso l'alto opponendosi alla gravità con eleganza e riempendo d'orgoglio chiunque consideri grande la genialità degli esseri umani.