venerdì 22 febbraio 2008

Il Commesso Kaisersiano

Il commesso Kaisersiano l'ho incontrato l'altra sera al Kaiser's.
Il Kaiser's è un supermercato appartenente ad una grossa catena.
L'altra sera ero uscito abbastanza tardi dall'ufficio e mentre mi recavo verso casa avevo visto che il Kaiser's era ancora aperto e allora avevo pensato , non avendo tanta voglia di cucinare , di comprarmi qualcosa di veloce da mangiare e poi andarmene tranquillamente a letto per un meritato riposo.
Appena entrato il supermercato era quasi deserto, normale erano quasi le 21 e stava per chiudere.
Mi sono apprestato a prendere delle cose , ma come avviene in questi casi , data la stanchezza, ho cambiato nel giro di un minuto 1000 volte idea , passando dalla scatoletta di tonno ad una mega cena a base di ostriche e champagne.
Alal fine avevo optato per il sushi.
La stessa cosa era accaduta per il bere , dove ero passato nel giro sempre di un minuto dall'acqua naturale al fuoco di Russia.
Quindi all'inizio avevo preso una bella bottiglia di vino rosso , ma poi avevo pensato che forse per il sushi si sarebbe abbinata una bella birra, quindi avevo riposto nel suo scaffale il vino e mi ero recato nel reparto birra .
Ed ecco allora che si presento lui, il commesso Kaisersano, un omone di 1,90 per un centinaio di chili iniziando a parlarmi in tedesco.
Allora io pensando che stesse per chiudere afferai velocemente due birre.
E invece il nostro amico non si riferiva alla chiusura ma volevo qualcos'altro.
Io gli ho detto che non parlavo tedesco e se poteva parlarmi in inglese.
E allora il commesso Kaisersano mi disse :" Che fine ha fatto la bottiglia di vino? Ridammi la bottiglia di vino che ti vuoi rubare".
Io mi sono sentito a disagio dicendogli che la bottiglia di vino l'avevo posata nello scaffale, ma lui non mi credeva dicendo che nello scaffale c'era un posto vuoto e mi continuava a dire di ridagli la bottiglia.
In quel momento avrei voluto un traduttore italo-tedesco nel mio cervello in modo da ptergli spiegare bene la situazione.
Cmq morale della favola io aprii il mio zaino , mi tolsi il giubbotto facendogli vedere che la bottiglia non ce l'avevo e lui continuava a non credermi come se per qualche gioco di magia io avessi fatto scomparire la bottiglia.
Ma mi vedete a me che vado a rubare una bottiglia di vino in un supermercato tedesco?
RRobbbbba da matti!!!
Il commesso kaisersano mi accompagno' alla porta ed incredulo mi incamminai verso casa dove mi cucinai una bella pasta e ceci con un bel bicchiere di acqua naturale.

lunedì 11 febbraio 2008

Il Buttadentro luterano

Il Buttadentro luterano l'ho incontrato per caso davanti a una chiesa Luterana, ( che si trova guardacaso, per puro caso) in Martin-Luther Platz a Dusseldorf.
L'ho incontrato con alcuni amici che erano venuti a trovarmi dall'Italia.
Mentre facevamo un giro in Altstadt , la nostra curiosità è stata catturata dalla bellezza estetica di questa chiesa e quindi optiamo per visitarla.
Sull'ingresso c'era lui il nostro personaggio, che ci ha incitato ad entrare.
Entrati vediamo un immenso salone con giornali e un bar, molto distante dall'idea di una chiesa cattolica.
Ci incamminiamo per visitare l'interno della chiesa, e in men che non si dica ci ritroviamo con un libro a testa in mano dateci dal nostro amico Butadentro luterano
Lui aveva provato a dirci qualcosa nell'incomprensibile tedesco, e noi avevam pensato che per visitare la chiesa dovevamo prendere il libro.
Fatto sta che appena entrati nell'altra sala ci siamo trovati nel pieno di una affollatissima funzione religiosa in lingua tedesca.
Ci siamo seduti nei pochi posti rimasti liberi, ma io data la situazione non riuscivo a trattenere dal ridere , stavo per esplodere, e non bastava che pensassi alle cose piu' brutte di questo mondo per calmarmi.
Ad un certo punto si è anche girato un signore a rimproverarci .
Zitti zitti uscimmo dalla sala dove si svolgeva la funzione, posammo senza farci vedere dal nostro amico Buttadentro luterano i libri , e ci incamminammo verso l'uscita, dove potrei finalmente scaricarmi .

martedì 5 febbraio 2008

Bucuresti

Approfitto dello spazio offerto dall'amico Giampinello per un post sintetico sul mio veloce viaggio di lavoro effettuato settimana scorsa nella capitale rumena.
Premesso che tale viaggio non può avermi fornito in alcun modo dati a sufficienza per trarre un quadro esaustivo della struttura della città e tantomeno della sua arte, cultura e/o peculiarità, mi limito a descrivere solo qualche breve impressione.
Sarà ovvio, vista l'origine latina, ma è veramente sorprendente come il rumeno somigli quasi a un italiano "deformato" tipo quello del grande Abatantuono.
L'immagine a lato, in tal senso, fornisce un'idea di quanto detto meglio di qualunque altro commento...
La città comunque appare come un mix impressionante di capitalismo globale (come funghi sorgono Ikea, Carrefour, Brico, ecc.) e di comunismo decaduto (palazzi ormai fatiscenti abbondano nel centro e nei dintorni della città contrastando con le nuove costruzioni).
Ma la cosa impressionante è la quantità di gente che affolla le concessionarie! Sembrano uffici delle poste all'ora di punta!
Purtroppo la rete stradale è inadeguata a contenere un tale flusso di veicoli con delle conseguenze nefaste sulla circolazione (in alcune fasce orarie è il caos!).
Ah, dimenticavo. Se andate a Bucarest fate bene attenzione che non si pranza! Quindi se dovesse capitarvi, organizzatevi di conseguenza...

lunedì 28 gennaio 2008

BONN

Sabato, ne ho approfittato per andare a visitare Bonn.
Bonn si trova ad un 'ora da Duesseldorf ed è l'ex capitale della Germania Occidentale.
Con l'unificazione ha ceduto il testimone di capitale a Berlino.
La città non è molto grande , ma è abbastanza graziosa.
Ha un bel centro, che si puo' girare velocemente a piedi.
Bonn è la città di Beethoven e si puo' visitare anche la sua casa natale.
Non si puo' mancare di visitare il palazzo delle poste e il museo di arte moderna , dove sono presenti dei coni che ricordano i paesaggi del futuro.
Queste due ultime opere distano dal centro , ma sono facilmente raggiungibili con la metropolitana dalla stazione o dall'università.
Bonn è tutto.

mercoledì 23 gennaio 2008

Il museo dei campionissimi e Sorella Nebbia


Ho dedicato la giornata di sabato al lavoro e a tutta una serie di faccende domestiche e non che avevo in sospeso e nel fare ciò ho sofferto un tantino per via della mia indole che predilige lo stare all'aria aperta e l'uscita nel momento in cui le condizioni climatiche diventino particolarmente interessanti, cosa accaduta proprio nella giornata di sabato: sole e temperature prossime ai 12 gradi.
Verifico quindi superficialmente le previsioni per il giorno successivo e, senza particolari approfondimenti, ipotizzo una giornata analoga e in virtù di tale ipotesi mi appresto ad organizzare con gli amici una giornata all'insegna del sole...
Quindi partenza non oltre le 14:30 con destinazione Novi Ligure, Museo dei campionissimi.
Pranzo veloce, alle 15 si parte, il sole è promettente, ci instradiamo sulla Torino-Piacenza.
Che bello. Tutto fila liscio ma... all'altezza di Asti un muro di Nebbia (con la N maiuscola...). Mah. Passerà, mi dico, più per convincermi che per convinzione...
All'altezza di Alessandria invece prendere la A26 in direzione Genova, me ne vado in direzione di Gravellona Toce...Ahimè.
Facciamo inversione all'altezza di Casale Monferrato e, avvolti nella soffice e fastidiosa nebbia, torniamo indietro fino ad arrivare a Novi Ligure alle 17 circa...
Qualcuno mi fa notare che si poteva andare al mare, altri fanno gli spiritosi escalamando frasi del tipo "bella questa giornata di sole!".
Effettivamente alle 17 non si vedeva una beata minchia e il freddo entrava nelle ossa allo stesso modo con cui i governi cadono in Italia: con una facilità estrema...
Eccoci al museo con una piccola ma gradita sorpresa: una mostra provvisoria di quadri tra i quali spiccano alcune opere di Carrà, De Chirico, Sironi e Pellizza.
La mostra si snoda attraverso una bella sequenza storica di biciclette dal 900 ai giorni nostri tra cui, personalmente, evidenzio la particolarità di un modello costruito con telaio e cerchioni interamente in legno lamellare negli anni 40.
Belle le bici su cui correvano i grandi Coppi e Girardengo, e di notevole curiosità tutti quei modelli di bicicletta riadattati per gli usi più svariati: dalla bici dell'arrotino a quella dei vigili passando per quella con l'occorrente per le caldarroste!
Usciamo da li alle 18e30 circa. Freddo a chili, nebbia a tonnellate.
Come una talpa raggiungiamo il raccordo autostradale e, siccome è giornata, invece di andare verso Gravellona Toce me ne vado verso Genova!
Vecchiaia? Rincoglionimento? La nebbia? Mastella? Boh. So solo che bisogna raggiungere Ovada per tornare indietro.
Scavando nella nebbia e senza più commettere errori alle 21 con un puntuale ritardo di 30 minuti siamo a casa a guardare l'Inter che rifila 3 pappine al Parma e si aggiudica tre punticini!
Per tutta la giornata siamo stati senza Fratello Sole, ma un pò di luce alla fine l'abbiamo vista!

Una corsetta piacevole


Approfitto di questo spazio per descrivere brevemente la corsetta di routine fatta dal sottoscritto ieri sera. Non che sia un evento eccezionale, visto che ultimamente corro in maniera continua e programmata, ma merita un cenno per via delle "condizioni al contorno" che ne hanno reso piacevole oltremodo lo svolgimento.
Nei giorni precedenti abbiamo infatti assistito ad una situazione climatica particolarmente sgradevole contraddistinta da nebbia fitta, basse temperature e conseguente umidità prossima a valori del 98% (post a parte verrà scritto relativamente all'esperienza domenicale...). Ieri, a causa dei venti occidentali, la nebbia è stata spazzata via, l'aria è diventata limpida, profumata e calda e le temperature sono schizzate in alto.
La serata è diventata di un bello estremo e, a creare uno scenario ancor più esaltante, una luna piena strepitosa.
E' in queste condizioni che mi sono fatto un fondo lento di dieci chilometri dalle Vallere sino al ponte Isabella costeggiando il Po. La luce lunare, fortissima, si rifletteva sul Po e creava delle magnifiche ombre al suolo del parco. Le luci erano nitidissime e il cielo stellato. Bellissime sensazioni, un piccolo spazio aperto sulla primavera nel pieno dell'inverno.

Palermo parte seconda


Carissimi e appassionati lettori del mio blog,
rieccomi dopo tanto tempo.
Gli impegnativi mi hanno tenuto un po' a distanza , ma rieccomi di nuovo qui tra di voi.
Qualcuno mi aveva dato per disperso, qualce altro credeva che il blog fosse definitivamente morto, e invece....
Ne approfitto per gli auguri di un felice anno nuovo a tutti.
Da Palermo vi avevo lasciato e da palermo riinizio.
Sono ancora qui a Dusseldorf ,e mentre mi facevo un bel giretto tra i televisori da Saturn , la mia attenzione viene catturata dal bellissimo televisore modello Palermo.
Ebbene si avete letto bene , e come vedete dalla foto un bellissimo televisore di 36ccm della "famosissima" SEG al prezzo di affare di 99,99 euro.
Questo è il televisore adatto per vedere serie come la Piovra, Il Padrino, Il capo dei capi...
Chissà come si vedono bene.